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      654. De' lumi ed ombre.
     
      Ogni parte del corpo ed ogni minima particola che si trova avere alquanto di rilievo, io ti ricordo che guardi a dar loro i principati delle ombre e de' lumi.
     
     
      655. Di ombra e lume.
     
      Ogni parte della superficie che circonda i corpi si trasmuta in parte del colore di quella cosa che le è posta per obietto.
     
      656. Esempio.
     
      Se tu porrai un corpo sferico in mezzo a varî obietti, cioè che da una parte sia lume del sole e dall'opposita parte sia un muro illuminato dal sole, il quale sia verde o di altro colore; il piano dove si posa sia rosso; dai due lati traversi sia oscuro; vedrai il naturale colore di detto corpo partecipare de' colori che gli sono per obietto: il piú potente sarà il luminoso; il secondo sarà quello della parete illuminata; il terzo quello dell'ombra; rimane poi una quantità che partecipa del colore degli estremi.
     
     
      657. Di ombre e lumi.
     
      Vedi tu, che ritrai delle opere di natura, le quantità e qualità e le figure di lumi ed ombre di ciascun muscolo, e nota nelle lunghezze della loro figura a qual muscolo si drizzano colle rettitudini delle loro linee centrali.
     
     
      658. De' lumi infra le ombre.
     
      Quando ritrai alcun corpo, ricordati, quando fai paragone della potenza de' lumi delle sue parti illuminate, che spesso l'occhio s'inganna, parendogli piú chiara quella che è men chiara; e la causa nasce mediante i paragoni delle parti che confinano con loro, perché se avran due parti di chiarezza ineguali, e che la men chiara confini con parti oscure, e la piú chiara confini con parti chiare, com'è il cielo o simili chiarezze, allora quella ch'è men chiara, o vuoi dire lucida, parrà piú lucida, e la piú chiara parrà piú oscura.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416