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      L'angolo n nel lato che riguarda il sole, per essere percosso da esso sole infra angoli eguali, sarà illuminato con maggiore potenza di raggi che nessun'altra parte di esso corpo illuminato; e il punto c sarà men che nessun'altra parte illuminato, per essere esso punto ferito dal corpo solare con angoli piú disformi che nessun'altra parte della planizie, donde si estendono tali raggi solari; e sia de' due angoli il maggiore dce ed il minore ecf, e gli angoli eguali, che io doveva figurare prima, siano ano e bnr, i quali sono di punto eguali, e per questo n sarà piú che altra parte illuminato.
     
     
     
     
      669. Del lume universale dell'aria dove non percuote il sole.
     
      Quella cosa si dimostrerà piú illuminata, che sarà veduta da maggiore quantità di luminoso; per quel ch'è detto, e sarà piú illuminato che a, perché e vede maggior somma di cielo, vedendo rs che non vede a, vedendo solamente il cielo bcd.
     
     
      670. Dell'universale illuminazione mista colla particolare del sole o di altri lumi.
     
     
     
      Senza dubbio quella parte del corpo ombroso che sarà veduta da men quantità del corpo universale e particolare, quella sarà meno illuminata. Provasi, e sia a il corpo del sole posto nel cielo nam; dico che il punto o del corpo ombroso sarà piú illuminato dal lume universale che il punto r, perché o vede ed è veduto da tutta la parte del lume universale nam, ed il punto r non è veduto se non dalla parte del cielo me. Dipoi o è veduto da tutta la quantità del sole ch'è volta ad esso, ed r non vede alcuna parte di esso sole.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416