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      730. Come i termini de' corpi ombrosi veduti da una medesima pupilla non sono in un medesimo sito in esso corpo.
     
     
     
      I termini de' corpi opachi veduti da una medesima pupilla non saranno mai in un medesimo sito in esso corpo. Provasi, e sia che la pupilla ab vegga la parte superiore del corpo opaco n; dico che la parte inferiore b di tal pupilla vedrà il termine di esso corpo nel punto d, terminato nella parete or nel punto e, e la parte superiore a della pupilla vedrà esso termine del corpo opaco nel punto c terminare in detta parete. Adunque, non essendo cd in un medesimo sito di tal corpo opaco, noi abbiamo provato il nostro intento.
     
     
      731. Come quel corpo ha i suoi termini piú confusi, che sarà piú vicino all'occhio che li vede.
     
     
     
      Tanto saranno piú confusi i termini de' corpi opachi, quanto e' saranno piú vicini all'occhio che li vede. Quel che si propone si prova con mostrare ab, pupilla, vedere i termini nel corpo e in cd forte distanti l'un dall'altro, e per questo restan confusi; e vede i termini del corpo f, ch'è piú remoto, essere ancora piú vicini, cioè no, e per conseguente li viene a vedere piú spediti che quelli del corpo e.
     
     
      732. Come si deve conoscere qual parte del corpo deve essere piú o men luminosa che le altre.
     
     
     
      Se a sarà il lume e la testa sarà il corpo da quello illuminato; e quella parte di essa testa che riceve sopra di sé il raggio fra angoli piú eguali sarà piú illuminata; e quella parte che riceverà i raggi infra angoli meno eguali sarà meno luminosa; e fa questo lume nel suo ufficio a similitudine del colpo, imperocché il colpo che cadrà infra eguali angoli sarà in primo grado di potenza, e quando cadrà infra disuguali sarà tanto meno potente che il primo, quanto gli angoli saranno piú disformi.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416