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      E quando tu vuoi che il braccio paia piú distante dal petto, tanto piú fa detto lume maggiore, e sempre fa che tu t'ingegni di accomodare i corpi in campi che la parte di essi corpi ch'è oscura termini in campo chiaro, e la parte del corpo illuminata termini in campo oscuro.
     
     
      749. Del circondare i corpi con varî lineamenti di ombra.
     
      Fa che sempre le ombre fatte sopra la superficie de' corpi da varî obietti usino ondeggiare con varî torcimenti, mediante la varietà de' membri che fanno le ombre e della cosa che riceve essa ombra.
     
     
      750. Modo di fare alle figure l'ombra compagna del lume e del corpo.
     
      Quando fai una figura e che tu vuoi vedere se l'ombra è compagna del lume, ch'essa non sia o piú rossa o gialla che si sia la natura dell'essere del colore che tu vuoi adombrare, farai cosí: fa l'ombra col tuo dito sopra la parte illuminata, e se l'ombra accidentale da te fatta sarà simile all'ombra naturale fatta dal dito sopra la tua opera, starà bene, e puoi col dito piú presso o piú lontano fare ombre piú scure o piú chiare, le quali sempre paragona colla tua.
     
     
      751. De' siti de' lumi e delle ombre delle cose vedute in campagna.
     
      Quando l'occhio vede tutte le parti de' corpi veduti dal sole, esso vedrà tutti i corpi senz'ombra. Provasi per la nona che dice: la superficie di ogni corpo opaco partecipa del colore del suo obietto. Adunque, essendo il sole obietto di tutte quelle parti delle superficie de' corpi che lo vedono, esse parti di superficie partecipano della chiarezza del sole che li illumina.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416