807. De' termini de' corpi mediante i campi.
I termini de' corpi mediante i campi sempre paiono variati in piú oscurità o chiarezza che l'altro loro rimanente. Quel ch'è detto accade per la settima di questo, che prova che tanto paiono piú chiari i termini delle cose bianche, quanto essi confinano in termini piú oscuri, e tanto paiono piú oscuri i termini delle cose ombrate, quanto esse confinano in cosa piú bianca. L'esempio principale si dimostra nel bianco veduto in parte dal sole, la parte illuminata del quale pare piú candida al paragone dell'ombra, e l'ombra piú oscura al paragone del chiaro; e questo si vede bene nelle pareti de' muri ed in altri corpi piani.
808. Precetto delle ombre.
Le ombre de' corpi distanti debbono esser fatte al medesimo lume, imperocché se tu facessi la tua mistione de' colori al sole per imitare le cose vedute dal sole, e che poi tu facessi la mistione delle ombre de' corpi all'ombra, per imitare le cose che non sono viste dal sole, e che poi tu mettessi ogni cosa all'ombra, non ti riuscirebbe la vera similitudine; perché tu hai da considerare che una medesima qualità di colori posta all'ombra sarà ombra vera di quel ch'è posto al sole; e se tu poi dessi il sole all'ombrato come all'illuminato, tu vedresti l'ombra ed il lume imitato esser fatto di un medesimo colore.
809. Dell'imitazione de' colori in qualunque distanza.
Quando tu vuoi contraffare un colore, abbi rispetto che, stando tu nel sito ombroso, in quello tu non voglia imitare il sito luminoso, perché inganneresti con tale imitazione te medesimo.
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