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      Nona: tante sono le torture de' rami maestri, quanti sono i nascimenti delle loro ramificazioni che infra loro non si scontrano. Decima: quella tortura de' rami piú si piega, la quale ha i suoi rami di piú conforme grossezza: vedi nc ramo e cosí bc per essere infra loro eguali, che il ramo ncd è piú piegato che quel di sopra aon che ha i rami piú disformi. Undecima: l'appiccatura della foglia sempre lascia vestigio di sé sotto il suo ramo, crescendo insieme con tal ramo insino che la scorza crepa e scoppia per vecchiezza dell'albero.
     
     
      814. Della ramificazione delle piante.
     
     
     
      Sempre il margine donde si spicca la foglia del ramo cresce nella medesima proporzione che fa il ramo, e sempre si manifesta insino che la vecchiezza scoppia e rompe la scorza di tale ramo. Sia pbc la grossezza di detto ramo; bcd sia la foglia che si appicca al ramo in tutto lo spazio boc, ch'è il terzo della grossezza del ramo; o è l'occhio dove nasce il ramiculo sopra la foglia; dico adunque, che circondando l'appiccatura della foglia la terza parte della grossezza del ramo, crescendo il ramo pbc alla grossezza hgs, lascierà ancora il terzo del cerchio di tale grossezza, com'è segnato in gs. Quel ramo sarà piú curvo nell'albero, il quale nasce piú basso nella quantità della sua ramificazione.
     
     
     
     
      815. Della ramificazione delle piante.
     
      I margini che fanno la congiunzione dei rami nel loro appiccarsi insieme quando ingrossano nelle inforcature, nel tempo della gioventú restano assai rilevati, e nella vecchiezza restano in cavo.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416