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      Tal proporzione hanno le grossezze della ramificazione di ciascuna pianta nata il medesimo anno col lor primo fusto, quale hanno le antecedenti e succedenti di tutti gli altri anni preferiti e futuri, cioè che ogni anno i rami che ha acquistato ciascuna pianta, quando hanno finito di crescere, essendo insieme calcolate e unite le loro grossezze, essi sono eguali al ramo nato l'anno passato, il quale li ha partoriti, e cosí seguitano innanzi, e cosí saranno trovati ne' tempi futuri; come dire i rami ad e bd, ultimi della pianta, essendo insieme giunti, saranno eguali al ramo dc che li ha partoriti.
     
     
      818. Della ramificazione degli alberi.
     
      Le ramificazioni degli alberi nel caricarsi di frutti e di foglie mutano sito da quello ch'esse tenevano l'invernata. Mai da ramo a ramo la grossezza de' rami che si biforcano non si varia, se non quasi insensibilmente; e chi vi riponesse i ramiculi che nascono infra le principali ramificazioni, rifarebbe la grossezza di punto eguale per tutto.
     
     
      819. All'albero giovane non crepa la scorza.
     
      I rami delle piante sono situati in due modi, cioè o sono a riscontro l'uno dell'altro, o no, e se non sono a riscontro, il ramo di mezzo s'andrà piegando ora all'un ramo, ora all'altro; e se sono a
     
      riscontro, l'albero di mezzo sarà diritto. Sempre il ramo si genera sopra l'appiccatura della foglia, e cosí fa il frutto. La scorza degli alberi sempre crepa per la lunghezza della pianta, salvo quella del ciliegio, che scoppia a circoli. Quando la pianta maestra si dividerà in uno o piú rami principali ad una medesima altezza, allora i margini delle giunture di tali rami si faranno piú alti a riscontro l'uno dell'altro che inverso il centro dell'albero, inverso il quale rimarranno gran concavità. E questo avviene quando gli angoli de' rami sono piú stretti infra loro che l'angolo che sta di verso il centro dell'albero maestro, come a dire a b, rami, sono divisi da piú stretti angoli, e cosí b c, che non sono i rami a c; e cosí adunque


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416