856. Della forma che hanno le piante nel congiungersi colle loro radici.
I pedali delle piante non osservano la rotondità della loro grossezza quando si accostano al nascimento de' rami, o delle loro radici; e questo nasce perché tali ramificazioni superiori ed inferiori sono le membra donde si nutriscono le piante; cioè che di sopra la state si nutriscono colla rugiada e pioggie mediante le foglie, e di sotto l'invernata mediante il contatto che ha la terra colle loro radici.
857. Delle ombre e lumi e loro grandezze nelle foglie.
Le ramificazioni delle piante sono vedute di sotto, o di sopra, o in mezzo; se esse sono vedute di sotto, allora, se il lume sarà universale, è maggiore la parte ombrosa che la illuminata. E s'esse saranno vedute di sopra, sarà maggiore la parte illuminata che la ombrosa. E s'esse saranno vedute in mezzo, tanto sarà la parte illuminata quanto quella delle ombre.
858. Dell'illuminazione delle piante.
Nella situazione dell'occhio, il quale vede illuminata quella parte delle piante che veggono il luminoso, mai sarà veduta illuminata l'una pianta come l'altra. Provasi, e sia l'occhio c che vede le due piante b d, le quali sono illuminate dal sole a; dico che tale occhio c non vedrà i lumi essere della medesima proporzione alla sua ombra nell'un albero come nell'altro, imperocché quell'albero ch'è piú vicino al sole si dimostrerà di tanto piú ombroso che quello che n'è piú remoto, quanto l'un albero sarà piú vicino al concorso de' raggi solari che vengono all'occhio, che l'altro.
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