874. Del sole che illumina la foresta.
Quando il sole illumina la foresta, gli alberi delle selve si dimostreranno di terminate ombre e lumi, e per questo parranno essersi avvicinati a te, perché si fanno di piú cognita figura; e ciò che di loro non è veduto dal sole, pare oscuro egualmente, salvo le loro parti sottili che s'interpongono infra il sole e te, le quali si faranno chiare per la loro trasparenza; e questo accade il fare minor quantità di lumi negli alberi illuminati dal sole che dal cielo, perché maggiore è il cielo che il sole, e maggior causa fa maggiori effetti in questo caso.
Nel farsi minori le ombre delle piante, gli alberi parranno non essere piú rari, e massime dove hanno un medesimo colore, e che di loro natura sieno di rami rari e di foglie sottili, come persico, susino e simili; perché di loro l'ombra ritirandosi inverso il mezzo della pianta, essa pianta pare essere diminuita, ed i rami che del tutto restano fuori dell'ombra paiono un medesimo colore e campo.
875. Delle parti luminose delle verdure delle piante.
Le parti luminose delle verdure delle piante, nelle vicinità ch'esse hanno coll'occhio, mostrano ad esso occhio essere piú chiare che quelle delle piante remote, e le loro parti ombrose si mostrano piú scure che quelle di esse piante remote. Le piante remote mostrano le loro parti luminose piú scure che quelle delle piante vicine, e le loro parti ombrose si mostrano piú chiare che le parti ombrose di esse piante vicine; e questo nasce perché il concorso delle specie di esse piante ombrose e luminose si confondono e si mischiano per le grandi distanze che esse hanno dall'occhio che le vede.
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