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      I rami piú bassi delle piante che fan grandi foglie e frutti gravi, come noci e fichi e simili, sempre si dirizzano alla terra.
     
     
      884. Dell'ombra della foglia.
     
     
     
      Alcuna volta la foglia ha tre accidenti, cioè ombra, lustro e trasparenza, come se il lume fosse in n alla foglia s e l'occhio in m, che vedrà a luminato, b ombrato, c trasparente. La foglia di superficie concava veduta dal rovescio di sotto in su, alcuna volta si mostrerà mezzo ombrosa e mezzo trasparente; come: po sia la foglia ed il lume m e l'occhio n, il quale vedrà o adombrato, perché il lume non la percuote infra gli angoli eguali, né da diritto né da rovescio, e il p sarà il lume trasparente nel suo rovescio.
     
     
     
     
      885. Delle foglie oscure dinanzi alle trasparenti.
     
      Quando le foglie saranno interposte infra il lume e l'occhio, allora la piú vicina all'occhio sarà la piú oscura, e la piú remota sarà la piú chiara, non campeggiando nell'aria; e questo accade nelle foglie che sono dal centro dell'albero in là, cioè inverso il lume.
     
     
      886. Delle piante giovani e loro foglie.
     
      Le piante giovani hanno le foglie piú trasparenti e piú pulita scorza che le vecchie, e massime il noce, ed è piú chiaro di maggio che di settembre. Le ombre delle piante non sono mai nere, perché dove l'aria penetra non possono essere tenebre.
     
     
      887. Del colore delle foglie.
     
      Se il lume viene da m e l'occhio sia in n, esso occhio vede il colore delle foglie a b tutto partecipare del colore dell'm, cioè dell'aria, ed l b c saranno vedute da rovescio, trasparenti con bellissimo color verde partecipante di giallo.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416