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      Gli alberi che nascono presso alle marine che sono scoperte ai venti son tutti piegati dal vento, e cosí piegati crescono e cosí restano.
     
     
      914. Delle erbe.
     
      Delle erbe, alcune ne sono all'ombra ed alcune al lume; e se l'occhio è di verso le ombre, vedrà le erbe ombrose avere per campo la chiarezza delle erbe illuminate; e se l'occhio è di verso il lume, vedrà le erbe illuminate aver per campo l'oscurità delle erbe ombrose.
     
     
      915. Delle foglie.
     
      Della chiarezza delle foglie, alcuna n'è per la sua trasparenza, perché sono interposte infra l'occhio ed il lume, ed alcuna n'è della semplice illuminazione dell'aria, ed alcuna è che riceve lustro. La foglia trasparente mostra piú bel colore che non il suo naturale; l'illuminata dall'aria lo mostra di piú vero colore; il lustro partecipa piú del colore dell'aria che si specchia nella densità della superficie della foglia che del suo natural colore.
      Quella foglia che è di superficie pelosa non riceve lustro. Quel cespo sarà manco ombroso che sarà piú raro e di ramificazione piú sottile. Delle foglie delle erbe, quella sarà piú frappata che sarà piú presso alla sua semenza, e la men frappata sarà piú vicina al suo nascimento.
     
     
      916. Precetto del contraffare il color delle foglie.
     
      Quelli che si vogliono non integralmente fidare del loro giudizio nel contraffare i veri colori delle foglie debbono pigliare una foglia di quell'albero che si vuol contraffare e sopra di quella fare le loro mistioni; e quando essa mistione non sarà conosciuta in differenza dal colore di tal foglia, allora tu sarai certo che tal colore è d'intera imitazione della foglia; e cosí puoi fare nelle altre che vuoi imitare.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416