930. Dell'orizzonte.
L'orizzonte non sarà mai eguale all'altezza dell'occhio che lo vede. Quella figura ch'è piú presso all'orizzonte avrà esso orizzonte piú vicino a' suoi piedi stando tu saldo che lo guardi. Quella cosa è piú alta ch'è piú distante dal centro del mondo.
Adunque la linea retta equigiacente non è di eguale altezza, e per conseguenza non è equigiacente; onde, se dirai una linea di eguale altezza, non s'intenderà che essa sia altro che curva. Se a b sono due uomini, l'orizzonte n verrà al pari della loro altezza.
931. Dell'orizzonte.
Se la terra è sferica, mai l'orizzonte perverrà all'altezza dell'occhio che sarà piú alto che la superficie della terra. Diciamo che l'altezza dell'occhio sia nm, e che la linea giudiciale, ovvero parete, sia br, ed a sia l'orizzonte, e che la linea grh sia la curvità della terra; dico adunque, che l'orizzonte, secondo la rettitudine di afk, è piú basso che i piedi dell'uomo tutto mf, e piú basso, secondo la volta della terra, tutto bo.
932. Se l'occhio che vede l'orizzonte marittimo, stando co' piedi alla pelle di esso mare, vede esso orizzonte piú basso di sé.
L'orizzonte marittimo si mostrerà tanto piú basso dell'occhio di quel che tiene i piedi ai termini dell'acqua di esso mare, quanta è l'altezza ch'è dall'occhio del veditore di esso orizzonte a' suoi piedi. Provasi: n sia la riva del mare, an è l'altezza dell'uomo che vede l'orizzonte marittimo in o, dove la linea centrale del mondo mo cade perpendicolare nella linea visuale ar che termina in o, superficie del mare, per la definizione del cerchio; la centrale am eccede la centrale om con tutto l'eccesso an, ch'è la distanza dai piedi dell'uomo a' suoi occhi.
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