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      Ma dall'odio e dall'ira degli uomini si teme assai più che dall'amore e dalla gratitudine non si spera: e ragionevolmente: perché in generale si vede, che quelle due prime passioni operano più spesso, e nell'operare mostrano molto maggiore efficacia, che le contrarie. La cagione è, che chi si sforza di nuocere a quelli che egli odia, e chi cerca vendetta, opera per se; chi si studia di giovare a quelli che egli ama, e chi rimerita i benefizi ricevuti, opera per gli amici e i benefattori.
      Diceva che universalmente gli ossequi e i servigi che si fanno agli altri con isperanze e disegni di utilità propria, rade volte conseguiscono il loro fine; perché gli uomini, massimamente oggi, che hanno più scienza e più senno che per l'addietro, sono facili a ricevere e difficili a rendere. Nondimeno, che di tali ossequi e servigi, quelli che sono prestati da alcuni giovani a vecchie ricche o potenti, ottengono il loro fine, non solo più spesse volte che gli altri, ma il più delle volte.
      Queste considerazioni infrascritte, che concernono principalmente i costumi moderni, mi ricordo averle udite dalla sua bocca. Oggi non è cosa alcuna che faccia vergogna appresso agli uomini usati e sperimentati nel mondo, salvo che il vergognarsi; né di cosa alcuna questi sì fatti uomini si vergognano, fuorché di questa, se a caso qualche volta v'incorrono.
      Maraviglioso potere è quel della moda: la quale, laddove le nazioni e gli uomini sono tenacissimi delle usanze in ogni altra cosa, e ostinatissimi a giudicare, operare e procedere secondo la consuetudine, eziandio contro ragione e con loro danno; essa sempre che vuole, in un tratto li fa deporre, variare, assumere usi, modi e giudizi, quando pur quello che abbandonano sia ragionevole, utile, bello e conveniente, e quello che abbracciano, il contrario.


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Operette morali
di Giacomo Leopardi
pagine 308