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      Allora la vita umana sarà dilettevole come una sonata del monocordo. Che bella cosa la nuda verità! che bella cosa il dormire, e non far niente, e non curarsi di niente. M. Adagio adagio, che siete in piazza e non mica in iscuola: e questo non è tempo da declamare. Pensiamo ai casi nostri. Popolo. Viva la libertà. Muoiano i tiranni, Murco e Filos. Viva la libertà. Muoiano i tiranni. M. Bisogna studiar la maniera di regolarsi (seguano altri discorsi). Popolo. Muoiano i traditori. Viva la dittatura. M. e F. Muoiano i traditori. Viva la dittatura. M. Qui non istiamo bene. Casa mia sta lontana. Ritiriamoci in Campidoglio. (Entrati in Campidoglio, altri discorsi). M. Che tumulto è questo? Parte del popolo. Viva la libertà. Altra parte. Viva la dittatura. M. e F. Viva la libertà. Viva la dittatura. F. Viene avanti uno che porta un cappello in cima a una picca, e dietro una processione di togati. Vengono a dirittura qua. M. Oh me tristo. I congiurati. Ci siamo. Non c'è tempo da fuggire. F. Tengono ciascuno un pugnale in alto. M. Portate nessun'arma indosso? F. Porto uno stilo da scrivere. M. Date date, anche questo farà. Mi caccerò tra la folla, e mi crederanno uno de' congiurati. F. A maraviglia: l'amico di Cesare. M. Strigne più la camicia che la sottana. Tu che sei forestiero, e non hai carica né dignità, non corri nessun rischio. Bruto. Il tiranno è morto. Viva il popolo romano. Viva la libertà. Murco e Congiurati. Viva il popolo romano. Viva la libertà. B. Sbarrate le porte. M. Sì per Dio, sbarratele bene.


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Operette morali
di Giacomo Leopardi
pagine 308

   





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