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      Così godo una salute perfettissima, ingrasso sempre più, anzi mi si gonfia sino la pancia e le gambe. Certa gente malinconica grida ch'io scoppierò, ma prima essi morranno di mal sottile, o s'infilzeranno il cuore. Dunque la prima cosa ch'io voglio è che tu debba far tutto quello che fanno gli altri. La seconda, che ti debba scordare affatto della natura. Vediamo adesso se tu capisci niente di quello ch'io ti dico. In materia de' tuoi pregi o difetti come pensi di averti a contenere verso gli altri?
      G. Dissimulare i pregi ch'io stimo d'avere; condurmi sempre modestamente; e se ho qualche difetto o corporale o intellettuale, confessarlo in maniera che gli altri mi compatiscano, e in somma non arrogarmi nessuna cosa, massimamente dove so di non aver merito.
      M. Bravo bravissimo. Va via che sarai fortunato come il cane in chiesa. M'avvedo bene che la porta del tuo cervelluccio è più stretta del bocchino di una smorfiosa, e a volere che gl'insegnamenti miei ci possano entrare, bisogna ch'io ti parli più chiaro del mezzogiorno. Dunque sappi che quando io fui d'età fra maturo e vecchio, e lasciai la bottega e i cibi della natura per quelli della ragione, mi prese una malattia simile a quella che Dante ec. Perché la testa e le gambe mi si cominciarono a voltare in maniera che la faccia venne dove stava la nuca, e il ginocchio dove stava l'argaletto (parola falsa), sicché il davanti restò di dietro, e quello che tu vedi non è il petto né il ventre, ma la schiena e il sedere. E perciò non posso più camminare altro che a ritroso, e quelli che gridano che il mondo è tutto il rovescio di quello che dovrebbe, si maravigliano scioccamente.


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Operette morali
di Giacomo Leopardi
pagine 308

   





Dissimulare Bravo Dante