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      Alla p.96. Dalla bianchezza di quella porca si crede che derivasse il nome di Alba dato alla cittą fondata da Ascanio, e questo pure puņ confermare il mio sospetto, avendola fondata Ascanio quasi nuova troia.
      (15 Gen. 1821.)
     
      In questi luoghi di Floro: Postquam rogationis dies aderat, ingenti stipatus agmine (Tib. Gracchus) rostra conscendit: nec deerat obvia manu tota INDE (e non ha detto, nč anche accennato da che luogo) nobilitas, et tribuni in partibus (III. 14.): e: Quum se in Aventinum recepisset (C. Gracchus), INDE quoque obvia Senatus manu, ab Opimio consule oppressus est (III. 15.) l'inde non par che si possa intendere se non per ibi o illuc, eo, ec. E in questo senso si puņ paragonare l'uso di questa particella fatto da Floro, a quello che i nostri antichi fecero dell'onde, quinci, quindi. V. la Crusca. e allo Spagnuolo donde che val sempre dove. E bisogna notare che in questo senso Floro congiunge la particella inde col nome obvius. E non perciņ pare che significhi, o possa significare moto da luogo, ma stato, o moto a luogo. (come gli antichi italiani, onde vai, per dove vai) QUO LOCO inter [512]se OBVII fuissent. Sallust. Cui mater MEDIĀ se se tulit OBVIA SILVĀ. Virgil. Questi esempi recati dal Forcellini fanno per l'uso di obvius in luogo. Esempi di obvius unito a particelle o casi che indichino moto da luogo, non ne ha nč il Forcellini, nč l'Appendice, e in ogni modo qui non par che farebbero al caso. Neanche ne hanno di obvius con particelle o casi indicanti moto a luogo, come illuc obvius, ovvero eo obvius, ovvero ad eum obvius o simili.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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