E sebbene certamente neanche oggi la voluttà rende l'uomo migliore, lo rende però più lodevole agli occhi della presente generazone, il che tu o Marco Tullio, sti mavi che non potesse avvenire.
(1 Feb. 1821.)
Quella frase o metafora nostra volgarissima e familiare di cuocere per molestare, travagliare, tormentare, e affligger l'animo (così la Crusca v. Cuocere §.3.), fu parimente presso i latini nel verbo coquere, e ciò anche ne' più antichi.
O Tite, si quid ego adiuvero, CURAMQUE levasso,
QUAE nunc TE COQUIT, et versat in pectore fixa,
Ecquid erit pretii?
Ennio presso Cicerone (Cato maior seu de Senect. c.1.) Il Forcellini ne porta anche altri due esempi, l'uno di Virgilio, l'altro di Stazio. L'Appendice nulla.
???????????????????????????????????????????. L'ignoranza fa l'uomo pronto, [596]la considerazione ritenuto; L'ignoranza fa che l'uomo si risolva facilmente, la ragione difficilmente. In latino traducono così: Inscitia quidem audaciam, consideratio autem tarditatem fert. Sentenza di Tucidide, lib.2. nell'orazione funebre detta da Pericle, che incomincia, ?? ??? ?????? ??? ?????? ??? ?????????. Sentenza celebre presso gli antichi. Luciano: (in Epist. ad Nigrinum, quae praemittitur Nigrino, seu de Philosophi moribus) ???????????? ?? (scamperò) ??????? ??? ?? ?????????? ????????, ??? ? ?????? ??? ???????, ???????? ?? ?? ??????????? ???????????. Imperitia audaces, res autem considerata timidos efficit. Plinio (Epist. IV. 7.): Hanc ille vim, (seu quo alio nomine vocanda est intentio quicquid velis obtinendi) si ad potiora vertisset, quantum boni efficere potuisset? quamquam minor vis bonis, quam malis inest, ac sicut ?????? ??? ??????, ???????? ?? ????? ?????, ita recta ingenia debilitat verecundia, perversa [597]confirmat audacia.
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