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      Non perde le proprietā, nč la libertā civile, nč i costumi ec. (Alle volte non perderā neppure le sue leggi). Ma come tutto il suo, non era suo, ma del suo padrone, cosė tutto questo, senza nuovo danno de' suoi individui, come presso gli antichi, passa di peso e senza scomporsi ad essere di un altro padrone.
      Anticamente il privato perdeva individualmente le sue proprietā perchč individualmente ne aveva. Ora non egli che non le ha individualmente, e non le puō perdere, ma il suo principe vinto perde tutte insieme le proprietā de' suoi sudditi, ch'erano generalmente ed unitamente sue; e questo per conseguenza accade senza cangiamenti nello stato de' particolari, e senza nuove violazioni de' diritti privati e individuali. S'ella diviene dipendente al di fuori, lo era giā al di dentro. La sua dipendenza non č nuova se non di nome, perchč la sua indipendenza era pur tale. E se ora dipende dallo straniero, lo straniero č per lei tutt'uno che il nazionale; perchč la nazione non esisteva neppur prima della conquista; ed ella non amando se stessa, non avendo amor patrio, non odia dunque lo straniero, se non come il nazionale, e come l'uomo odia l'altro uomo. Il diritto delle nazioni [898]č nato dopo che non vi sono state pių nazioni. Ella dunque gode gli stessi diritti, che godeva prima della conquista, e gli gode ora come la conquistatrice. Quanto alle guerre, elle non sono giā nč meno frequenti, nč meno ingiuste delle antiche. Perchč la sorgente delle guerre, che una volta era l'egoismo nazionale, ora č l'egoismo individuale di chi comanda alle nazioni, anzi costituisce le nazioni.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913