3. Considerando per l'una parte la naturale e inevitabile ristrettezza, che ho detto, de' confini di una lingua assolutamente uniforme; per l'altra parte, che la lingua è il principalissimo istrumento della società, e che per distintivo principale delle nazioni si suole assegnare la uniformità della lingua; ne inferiremoI. Una prova di quello che ho detto p.873. fine-877. intorno alla ristrettezza delle società primitive quanto all'estensione; cioè si conoscerà come la natura avesse effettivamente provveduto anche per questa parte alla detta ristrettezza.
II. Una nuova considerazione intorno agli ostacoli che la natura avea posto all'incivilimento. Giacchè l'incivilimento essendo opera della società, e andando i suoi progressi in proporzione della estensione di essa società e del commercio scambievole ec.; e per l'altra parte, l'istrumento principale della società essendo la lingua, e questa avendo fatto la natura che non potesse essere uniforme se non fra pochissimi; si viene a conoscere come anche per questa parte la natura si sia opposta alla soverchia dilatazione e progresso della società, ed all'alterazione [938]degli uomini che ne aveva a seguire. Opposizione che non si è vinta, se non con infinite difficoltà, con gli studi, e con cento mezzi niente naturali, facendo forza alla natura, come si sono superate tutte le altre barriere che la natura avea poste all'incivilimento e alla scienza.
III. Come la società, così anche la lingua fa progressi coll'estensione: e la lingua di un piccolo popolo, è sempre rozza, povera, e bambina balbettante, se non in quanto ella può essere influita dal commercio coi forestieri, che è fuori anzi contro il caso.
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Considerando
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