Osservo ancor questo. Ridotti in provincie romane i diversi paesi dell'impero, tutti gli scrittori che uscirono di queste provincie, qualunque lingua fosse in esse originaria o propria, scrissero in latino. I Seneca, Quintiliano, Marziale, [991]Lucano, Columella, Prudenzio, Draconzio, Giovenco, ed altri Spagnuoli; Ausonio, Sidonio Apollinare, S. Prospero, S. Ilario, Latino Pacato, Eumenio, Sulpizio Severo ed altri Galli; Terenzio, Marziano Capella, Frontone, Apuleio, Nemesiano, Tertulliano, Arnobio, S. Ottato, Mario Vittorino, S. Agostino, S. Cipriano, Lattanzio ed altri Affricani; Sedulio Scozzese. V. p.1014. Parecchi de' quali arrivarono ancora all'eccellenza nella lingua latina. Non così i greci. E dico tanto i greci Europei, quanto quelli nativi delle colonie greche nell'Asia Minore, o delle altre parti dell'Asia divenute greche di lingua e di costumi dopo la conquista di Alessandro, e così dell'Egitto, o di qualunque luogo dove la lingua greca prevalesse nell'uso quotidiano, ovvero anche solamente come lingua degli scrittori e della letteratura. Nessuno di questi scrisse in latino, ma tutti in greco, eccetto pochissimi (come Claudiano, e Igino Alessandrini, Petronio Marsigliese ec.); che son quasi nulla rispetto al numero ed estensione delle dette provincie greche, massime paragonandoli alla gran copia degli altri scrittori latini forestieri di ciascuna provincia, ancorchè minore. E di questi pochissimi nessuno arrivò, non dico all'eccellenza, ma appena alla mediocrità nella lingua latina.
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Seneca Quintiliano Marziale Lucano Columella Prudenzio Draconzio Giovenco Spagnuoli Ausonio Sidonio Apollinare S. Prospero S. Ilario Latino Pacato Eumenio Sulpizio Severo Galli Terenzio Marziano Capella Frontone Apuleio Nemesiano Tertulliano Arnobio S. Ottato Mario Vittorino S. Agostino S. Cipriano Lattanzio Affricani Sedulio Scozzese Europei Asia Minore Asia Alessandro Egitto Claudiano Igino Alessandrini Petronio Marsigliese
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