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      E certo chi è superiore nell'imitare, chi è superiore nel maneggiare e adoperare, è necessario che lo sia pure nel conoscere e nel gustare, e quella prima superiorità, suppone questa seconda. Ora di questa superiorità degl'italiani nello scriver latino, dal Petrarca fino a oggidì, v. Andrès t.3. p.247-248. e quivi le note del Loschi, p.89-92. p.99-102. t.4. p.16. e le Epist. del Vannetti al Giorgi.
      (20. Maggio 1821.)
     
      Le parole di qualunque genere, (cioè particelle, come re, preposizioni, come ad ec., nomi ec.) che si prepongono ai verbi nella composizione, li chiama Varrone, e dietro lui Gellio, praeverbia. V. Forcellini.
      (20. Maggio 1821.)
     
      Le cause per cui la lingua greca formata fu liberissima d'indole e di fatto, a differenza della latina, sono
      1. Che la sua formazione accadde in tempi antichissimi, o si vogliano considerare quelli di Omero, o quelli di Pindaro, di Erodoto ec. o anche quelli di Platone ec. tempi che sebbene assai colti e civili (dico questi ultimi) anzi il fiore della civiltà greca, nondimeno conservavano ancora assai di natura. A differenza della lingua latina formata in un tempo di piena [1068]adulta e matura, anzi corrotta civiltà, universale nella nazione; negli ultimi tempi di Roma, nella sua decadenza morale, nel tempo ch'era già cominciata la servitù degli animi romani; nell'ultima epoca dell'antichità.
      2. Anche la lingua latina si andò formando appoco appoco, ed ebbe buoni ed insigni scrittori prima del suo secolo d'oro. Ma la lingua greca non ebbe propriamente secolo d'oro.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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