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      6.186. adspectans, e osservane la forza, e nota che poteva egualmente dire adspiciens. Così dico dei derivati e composti di spectare, come appunto spectaculum, come exspectare azione continuata per sua natura, e che deriva da spectare, ed esprime quasi il guardare lungamente e da lontano, che fa talvolta quegli che aspetta, nello stessissimo modo che lo spagnuolo aguardar, aspettare. (V. se vuoi la p.1388. fine.)
      Da raptus participio di rapere viene raptare cioè strascinare, azione come ognuno vede, ben più continuata e lunga di rapere.
      Così da captus participio di capere, si fa [1107]captare, che non importa continuazione di capere o prendere, perchè l'azione del prendere non si può continuare, ma vale cercar di prendere, cioè in somma cercare, accattare e simili; azione continuata. V. il Forcellini. E da acceptus di accipere, acceptare, il cui significato continuativo si può vedere nel secondo e 3° esempio del Forcellini, che significano, non il semplice ricevere, ma il costume continuato di ricevere, e dico continuato, e ben diverso dal frequente. V. p.1148. V. Exceptare in Virg. Georg. 3.274. e p.2348.
      Da saltus antico participio di salire9 (o dal supino saltum ch'è tutt'uno) viene saltare. E qui la forza (dirò così) continuativa di questa formazione di verbi, è manifestissima. Perchè salire propriamente vale saltum edere, e saltare, vale ballare ch'è una continuazione del salire, una serie di salti.
      Così da cantus antico participio di canere, abbiamo cantare, verbo che significava primitivamente un'azione ben più continuata che il canere.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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