Mancava, come si dice, al primitivo alfabeto greco detto Cadmeo o Fenicio, e vi fu aggiunto, come dicono, da Palamede (Plin. 7.56.) insieme col ? e col ? che sono un ? ed un ? aspirati (Servius ad Aen. 2. vers.81.) V. Fabric. B. G. I. 23. §.2. e il Lessico dell'Hofmanno, v. Literae. È anche probabile che mancasse all'Alfabeto ebraico e che il b non fosse che un p. lettera che oggi manca a detto alfabeto. V. p.1168. L'alfabeto chiamato Devanagari ossia quello della lingua sascrita, (dalla quale alcuni dotti inglesi fanno derivar la latina) sebbene composto di 50 lettere manca, della f, e invece la detta lingua adopera un b, o un p aspirati. (Annali di Scienze e lettere. Milano 1811, n.13, p.43.) ec. ec. (5. Giugno 1821.). Considera ancora il nome greco di Giapeto, da Jafet, ebreo o fenicio ec.
[1140]Alla p.1115. E perchè meglio si veda la differenza reale tra i frequentativi e i continuativi, ogni volta che questi verbi erano usati dagli scrittori, secondo il loro valor proprio, consideriamo quel passo di Virgilio (Aen. 2.458. seq.) dove dice Enea che salì alla sommità della reggia di Priamo assediata da' Greci:
Evado ad summi fastigia culminis: undeTela manu miseri IACTABANT irrita Teucri.
Per poco che s'abbia l'orecchio avvezzo al latino, facilmente si vede come impropria e debole in questo luogo sarebbe la parola iaciebant invece di iactabant. Ma quanto male vi starebbe anche iactitabant, cioè il frequentativo di iacere, si vedrà ponendo mente che detta parola avrebbe significato lanciare spesso, ed anche languidamente; laddove iactabant, continuativo, significa lanciavano assiduamente, e a distesa senza veruna intermissione.
| |
Cadmeo Fenicio Palamede Plin Servius Aen Fabric Lessico Hofmanno Alfabeto Devanagari Annali Scienze Giapeto Jafet Virgilio Aen Enea Priamo Greci Teucri
|