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      Così che il solo e puro bene altrui, il solo aspetto dell'altrui supposta felicità, ci è grave naturalmente per se stessa, ed è il soggetto di questa passione, la quale per conseguenza non può derivare se non dall'odio verso gli altri, derivante dall'amor proprio, ma derivante, se m'è lecito di [1165]così spiegarmi, nel modo stesso nel quale dicono i teologi che la persona del Verbo procede dal Padre, e lo Spirito Santo da entrambi, cioè non v'è stato un momento in cui il Padre esistesse, e il Verbo o lo Spirito Santo non esistesse.
      (13. Giugno 1821.)
     
      La convenienza al suo fine, e quindi l'utilità ec. è quello in cui consiste la bellezza di tutte le cose, e fuor della quale nessuna cosa è bella.
      (13. Giugno 1821.)
     
      Tutti quanti i giovani, benchè qual più qual meno, sono per natura disposti all'entusiasmo, e ne provano. Ma l'entusiasmo de' giovani oggidì, coll'uso del mondo e coll'esperienza delle cose che quelli da principio vedevano da lontano, si spegne non in altro modo nè per diversa cagione, che una facella per difetto di alimento: anche durando la gioventù, e la potenza naturale dell'entusiasmo.
      (13. Giugno 1821.)
     
      Quante controversie sul significato di quelle parole di Orazio intorno a Cleopatra vinta nella battaglia Aziaca: (Od.37. lib.1. v.23. seq.)
     
      Nec latentesClasse cita REPARAVIT oras!
     
      [1166]V. il Forcellini e i comentatori. E nessuno l'ha bene inteso. Acrone: NEC LATENTES CLASSE CITA REPARAVIT ORAS: fines regni latentes: id est non colligit denuo exercitum ex intimis regni partibus.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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