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      Alla p.1139. Del che si potrebbono addurre molte prove che lascieremo agli eruditi, contentandoci di questa sola osservazione la quale dimostrerà che al più il b ebraico era un p, che talora si aspirava, e somigliante al ??de' greci ch'è un p aspirato, come abbiam detto. L'alfabeto Fenicio dal quale derivò l'alfabeto greco, e per conseguenza il latino, o derivato dal greco, o dalla medesima fonte del greco, era lo stesso che il Samaritano, e l'alfabeto Samaritano era l'antico alfabeto ebraico. Ora che l'alfabeto fenicio mancasse della lettera f, o al [1169]più si servisse in sua vece di un p aspirato si dimostra, fra le molte altre prove, ed oltre quello che abbiamo detto, che il ? mancava all'antico alfabeto greco detto Cadmeo o Fenicio; da questo, che i latini chiamavano, com'è noto, i Cartaginesi originari di Fenicia, Poeni, Poenici, Punici, cioè Fenici, gr. ????????, servendosi come vedete di un p semplice in luogo di un p aspirato che usavano i greci in questo nome, e della f che vi usiamo noi. E così pure chiamavano non solamente phoeniceum, ma anche poeniceum e puniceum senza aspirazione, quel colore che i greci chiamavano ????????? e per contrazione ?????????. Il che anche può dimostrare che gli antichi latini (il cui alfabeto derivò pure, come vedemmo, dal Fenicio) mancavano di un carattere proprio ad esprimere la f, ed anche forse della pronunzia di questa lettera. Ovvero che il f de' greci da' quali essi presero forse i detti nomi (specialmente quelli del detto colore che derivano da ?????? palma), si pronunziava anche come un p semplice.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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