(Del resto in tal caso, la filosofia è l'uno de' principali pregi della letteratura e poesia, sì antica che moderna, atteso però quello che ho detto p.1313. la quale vedi.) Io dico che l'Italia dee riconoscere i detti termini ec. per puri, cioè propri della sua lingua, come delle altre, ma non già per eleganti. La bella letteratura, e massime la poesia, non hanno che fare colla filosofia sottile, severa ed accurata; avendo per oggetto in bello, ch'è quanto dire il falso, perchè il vero (così volendo il tristo fato dell'uomo) nonfu mai bello. Ora oggetto della filosofia qualunque, come di tutte le scienze, è il vero: e perciò dove regna la filosofia, quivi non è vera poesia. La qual cosa [1229]molti famosi stranieri o non la vedono, o adoprano (o si conducono) in modo come non la vedessero o non volessero vederla. E forse anche così porta la loro natura fatta piuttosto alle scienze che alle arti ec. Ma la poesia quanto è più filosofica, tanto meno è poesia.
(26. Giugno 1821.). V. p.1231.
Alla p.1219. marg. La filosofia e le scienze greche passarono ai latini, passarono agli Arabi; e portarono nel latino e nell'Arabo le loro voci greche. Gli Arabi vi ggiunsero alcune cose, e inventarono qualche scienza, o parte di scienze; e i nomi Arabi insieme con dette aggiunte e invenzioni, sono diffusi universalmente in Europa. Così sempre è accaduto negli antichi, ne' mezzani, ne' moderni tempi. La filosofia Chinese p.e. ha nomenclatura diversa dalla nostra, ed ognun sa quanto ella ne differisca: oltre ch'ella non può in nessun modo chiamarsi scienza esatta nè simile all'esatte, come la moderna nostra.
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