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      Non così anticamente dove il fine principale dell'esiliare, era il gastigo dell'esiliato. ec. ec. (21. Luglio 1821.). La gravità della pena d'esilio consisteva nel trovarsi l'esiliato privo de' diritti e vantaggi di cittadino (giacchè altrove non poteva essere cittadino), i quali anticamente erano qualche cosa.
     
      Tutte le battaglie, le guerre ec. degli antichi, stante il sistema dell'odio nazionale, che altrove ho largamente esposto, erano disperate, e con quella risoluzione di vincere o morire, e con quella certezza di nulla guadagnare o salvare cedendo, che oggi non si trovano più.
      (21. Luglio 1821.)
     
      Mess. ad uno che gli esponeva la sua passione per una donna, Ma ella, disse, è tua rivale. Soleva dire che tutte le donne sono ardentissime rivali de' loro amanti.
      (21. Luglio 1821.)
     
      [1363]Alla p.1347. marg. Così anche cadono necessariamente nell'i il ch, il ge e gi, e lo j francesi. Così pure il nostro e latino sci o sce, che sono suoni distinti, e ben diversi da quello della s e del c schiacciato, qual è p.e. il suono di s e c in excitare; e molto più da quello della s e del c duro. Il ge e gi de' francesi, e il loro j sono pure nello stesso modo ben differenti dal suono di s e g qual è p.e. in disgiunto. Il detto suono francese a noi manca, mancava ai latini, ai greci, manca agli spagnuoli ec. Manca pure (ch'io sappia) agli spagnuoli il nostro sci o sce, francese ch, inglese sh. Del resto il c e g schiacciato, e tutti gli altri suoni affini a questi, mancarono e mancano ai greci.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913