Lasciando da parte la passione di qualsivoglia sorta, fra gli uomini più indifferenti, questi dirà, la tale è bellissima, quegli, è bella, quest'altro [1368]è passabile, quell'altro, non mi piace, quell'altro, è brutta. Non si troverà una donna sola della cui bellezza o bruttezza tutti gli uomini convengono, se non altro sul più e sul meno. Quanto più discorda il giudizio delle donne! Così dico della bellezza degli uomini ec. Dov'è dunque il bello assoluto? Se neppur si può trovare dove par che la natura stessa l'insegni più che in qualunque altro caso ec.
(22. Luglio 1821.)
Che cosa è il polito e il sozzo, il mondo e l'immondo? Che opposizione anzi che differenza assoluta possiamo trovare fra queste qualità contrarie? Sozzo è quello che dà noia ec. polito l'opposto. Bene, ma a quella specie, a quell'individuo dà noia una cosa, a questo un'altra. Oggi la tal cosa mi dà noia, domani no. In questa circostanza no, in questa sì. Nulla è dunque per se medesimo ed assolutamente nè mondo nè immondo. Ma noi secondo la solita opinione dell'assoluto, pigliamo per esemplare d'immondizia il porco, il quale è tanto mondo quanto qualunque altro animale, perchè quelle materie dove ama di ravvolgersi e che a noi fanno noia, a lui nè a suoi simili non danno noia; e quindi per la [1369]sua specie non sono sozze. Bensì le daranno noia, e saranno sozze per lei, molte cose per noi pulitissime. (22. Luglio 1821.). Di cento altre qualità dite lo stesso che del mondo e immondo.
Qual è stato naturale? quello dell'ignorante, o quello dell'artista?
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