Ed è generalmente riconosciuto che la principal dote di un buon maestro e la più utile, non è l'eccellenza in quella tal dottrina, ma l'eccellenza nel saperla comunicare.
E quello che ho detto accade perchè pochi fra gli stessi più dotti, sono capaci di rintracciare minutamente, ed avere esattamente presenti le origini, i progressi, il modo dello sviluppo, insomma la storia delle loro proprie cognizioni e pensieri, del loro sapere, del loro intelletto. Questo è proprio solamente de' sommi spiriti, i cui progressi benchè derivati necessariamente dalle assuefazioni, dalle circostanze, e dal caso, pur furono [1377]meno materiali e casuali che quelli degli altri anche insigni. E l'immaginazione necessaria alla comunicativa è sempre propria dei geni, anche filosofici, anche metafisici, anche matematici. V. altro mio pensiero sulla comunicativa degli scrittori, bisognosi di tenere a questo fine, alquanto di spirito poetico.
(23. Luglio 1821.)
Il sommo grado della ragione consiste in conoscere che quanto ella ci ha insegnato al di là della natura, tutto è inutile e dannoso, e quanto ci ha insegnato di buono, tutto già lo sapevamo dalla natura; e l'avercelo essa fatto disimparare, e poi tornare a impararlo e a crederlo, ci ha sommamente nociuto, non solo per quel frattempo, ma irreparabilmente per tutta la vita, perchè gl'insegnamenti ricevuti dalla ragione, quantunque conformi ai naturali, non hanno più di gran lunga la forza nè l'utilità di quelli ricevuti dalla natura, e vengono da cattiva fonte e velenosa alla vita, anzi vengono dalla morte, invece di venir dalla vita ec.
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