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      (25. Luglio 1821.)
     
      Quanto la civilizzazione per sua natura tenda a conformare gli uomini e le cose umane, come questo sia l'uno de' principali suoi fini, ovvero de' mezzi principali per conseguire i suoi fini, si può vedere anche nella lingua, nell'ortografia, nello stile largamente considerato, nella letteratura ec. Tutte cose tanto [1387]più uniformi in una nazione, quanto ella è più civile, o si va civilizzando di mano in mano, e tanto più varie quanto ella è più lontana dalla civiltà perfetta, o più vicina a' suoi i principj ec. E ne' principii tutte queste cose furono sommamente varie, incerte, discordi, arbitrarie ec. presso qualunque nazione delle più colte oggidì. Lo stabilire e il formare o l'essere stabilita e formata una lingua un'ortografia ec. non è quasi altro che uniformarla. Giacchè sia pur ella regolarissima in questo o quello scrittore o parlatore, ella non è stabilita nè formata nè buona se non è uniforme nella nazione; e sia pure irregolarissima (come la greca ec.) ella è stabilita ec. quando in quel tale stato ella è riconosciuta, intesa e adoperata stabilmente e regolarmente dalla nazione. Allora l'irregolarità è regola, e nel caso contrario la regolarità è irregolare. (25. Luglio 1821.). V. se vuoi, p.1516 17.
     
      Grazia che deriva dallo staordinario o dal contrasto. Voce alquanto virile nelle donne. È un gran ragoût, purchè non sia eccessivo. ec. ec.
      (25. Luglio 1821.)
     
      I giovani massime alquanto istruiti prima di entrare nel mondo, credono facilmente e fermamente in generale, quello che sentono o leggono delle cose umane, ma nel particolare non mai.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913