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      ) è imperfetto e irregolare, cred'io, per lo meno, in quasi tutte le lingue. Nella greca è anche sommamente difettivo, e non è supplito da voci prese d'altre radici, come lo è in latino, in sascrito, in persiano. Nell'ebraico il verbo hyh esse, existere, oltre ch'è quiescente, vale a dire imperfetto, ha miras anomalias, dice il Zanolini. La cagione di ciò (che non si può creder caso) può essere che questo verbo sia stato uno de' primi inventati, a causa della sua necessità; e quindi confuso ed irregolare sì a causa della sua antichità, [1391]e delle poche regole a cui gli antichissimi lo potevano assoggettare, sì dell'astrazione sottigliezza, immaterialità, difficoltà insomma dell'idea che esprime, e che nessuno degli antichissimi parlatori potè concepir chiaramente. Simili osservazioni si ponno fare intorno ad altri verbi che sogliono essere anomali nelle lingue, quantunque diversissime, ed è notabile che questi sono ordinariamente i più usuali e necessari al discorso, come avere, potere ec. Ed appunto perciò sono anomali, perchè non sono così necessari, se non perchè esprimono idee universali, e le idee non sono universali se non perchè sono elementari ed astratte; ora le idee elementari ed astratte sono naturalmente le più difficili, anzi le ultime a raggiungersi, e a concepirsi chiaramente, e quindi ad essere formalmente e regolarmente espresse. (26. Luglio 1821.). Puoi vedere p.1205.
     
      Ho detto in un pensiero a parte come l'incredulità spesso derivi da piccolezza di spirito.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Zanolini