(31. Luglio 1821.) [1424]. V. p.1427.
Ogni scienza. e ogni arte ha li suoi termini, e vocaboli, dice il Davanzati nella Notizia de' Cambj, (Bassano 1782. p.92.) il quale però chiama Mercatura quello che noi Commercio. Molto più saranno importanti e da rispettarsi quei vocaboli che servono di nome alla scienza o all'arte, come qui.
(31. Luglio 1821.)
Anche le scienze fisiche vanno innanzi a forza di decomporre la natura, ec. e ordinariamente una nuova forza scoperta nella natura, non è altro che una parte ignota di una forza di un agente già noto, o una forza che si credeva tutt'uno con questo, e non era ec.
(31. Luglio 1821.)
Alla p.1420. marg. Del resto la durevolezza del gusto che si trova in questa semplicità p.e. di Omero ec. l'universalità di questo gusto (almeno fra le nazioni di un medesimo genere ec.), il risorgere ch'egli fa negli uomini, ancorchè spento talora dalle circostanze; il perpetuarsi; il crescere in luogo di scemare, siccome ho detto; tutto ciò non è [1425]proprio nè possibile se non a quella vera semplicità, o a quelle qualità d'ogni genere (sia in letteratura o altrove) che sono realmente conformi alla natura immutabile, e universale; almeno alla natura qual ella è in quelle tali nazioni. Da questo dunque e non da altro può derivare ciò che dice Voltaire: pourquoi des scènes entières du PASTOR FIDO sont-elles sçues par coeur aujourd'hui à Stocolm et à Pétersbourg? et pourquoi aucune piece de Shakespeare n'a-t-elle pu passer la mer? C'est que le bon est recherché de toutes les nations.
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