Ma certo la difficoltà d'inventarli è stata somma, e tale che la filosofia moderna forse non ne sarebbe stata capace. E mentre le idee più difficili a concepirsi chiaramente, definirsi col pensiero, e nominarsi, sono le più elementari, certo è che la filosofia qualunque, non potrà mai concepire nè significare idee più elementari di queste. Utilissima per questo lato, è stata la stessa teologia, che ha maggiormente diffuse e popolarizzate tali parole, ed altre ne ha trovate, assuefacendo, ed affezionando, ed eccitando lo spirito umano alle astrazioni, con tali stimoli, [1467]che nessun'altra disciplina avrebbe potuto altrettanto, nè verun'altra circostanza come quella delle dispute teologiche, dove prendevano parte i principi e le nazioni, e degli studi teologici che interessarono per sì lungo tempo tutta la vita umana, e tutto lo stato del mondo civile. E quanto ho detto altrove circa l'utilità che si può cavare dal linguaggio scolastico de' filosofi ec. intendo pur dirlo del teologico, d'ogni specie, dommatico, morale, scolastico, ec.
(7. Agos. 1821.)
Anzi stante le dette considerazioni, io credo che tali studi (notate) non solo gioverebbero la nostra o altra lingua, ma il progresso dello spirito umano.
(7. Agos. 1821.)
Dico, applicando tali studi alla moda filosica. La scienza fa un progresso considerabile quando arriva a render chiara, fissa, e distinta dall'altre un'idea elementare ec. mediante un proprio nome, che è l'unico mezzo. E questa è la cosa più difficile, ma l'ultimo scopo della filosofia.
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