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      L'ebbero però anche altre, come l'Italia e la Spagna (e l'Inghilterra ultimamente), ma per cagioni meno efficaci o salde, e però fu meno durevole. Ma in proporzione della sua forza, fu sempre ugualmente compagna dell'influenza sulle lingue. Ne' passati secoli però queste due influenze non potevano esser grandissime 1. pel minor grado e strettezza di relazioni scambievoli in cui erano le nazioni: 2. per la minor suscettibilità che queste avevano a perdere più che tanto del loro carattere, e ricevere l'impronta straniera, e conservarla più che tanto tempo ec. E ne avevan poca, perchè appunto non vi erano avvezze; e come è necessaria l'assuefazione particolare a far che tal nazione pigli tal carattere straniero; così è necessarissima l'assuefazione e disposizione generale, a far ch'ella possa ricevere profondamente e conservare radicatamente un nuovo carattere. Giacchè tutto è assuefazione sì nei popoli, come negl'individui. Ma in que' tempi la civiltà non era ancora in grado sufficiente a vincere [1517]le diverse nature de' popoli, e le particolari abitudini, e le tenacità ordinarie ec. nè a condurre il mondo all'uniformità. V. se vuoi, p.1386. Ora la civiltà tira sempre, come altrove ho detto ad uniformare; e l'uniformità fra gl'individui di una nazione, e fra le nazioni è sempre in ragione dei progressi generali o particolari della civiltà. Ed ella tira quindi sempre a confondere, risolvere, perdere ed agguagliare i caratteri nazionali, e quindi quelli delle lingue. Il qual effetto visibilissimo oggidì sì in questi che in quelli, derivando da un grandissimo e stabilissimo incremento della civiltà, non è maraviglia che sia notabilissimo e durevolissimo, e che l'universalità e l'influenza della lingua francese non si perda malgrado i cangiamenti politici, mentre non si perde nè facilmente si perderà l'universalità e l'influenza che sopra questo secolo di civiltà esercitano i costumi del popolo più civile del mondo.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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