Non pių moto nč in questa nč in [1608]quello. Questa corrispondenza non č nč casuale nč frivola. E ben importante l'osservare come i menomi effetti derivino dalle grandi cagioni, come armonizzino insieme le cose grandi e le piccole, come la natura del secolo influisca sulle menome parti de' costumi, come dalle piccolissime e giornaliere osservazioni si possa rimontare alle grandissime e generali. L'animo e il corpo dell'uomo civile si rende appoco appoco immobile in ragione de' progressi della civiltā: e si va quasi distruggendo (gran perfezionamento dell'uomo!) la principal distinzione che la natura ha posto fra le cose animate e inanimate, fra la vita e la morte, cioč la facoltā del movimento.
(2 Sett. 1821.)
L'ideologia comprende i principii di tutte le scienze e cognizioni, e segnatamente della scienza della lingua. Ma vicendevolmente si puō dire che la scienza della lingua comprende tutta l'ideologia.
(2. Sett. 1821.)
Tanta č la facoltā produttrice della lingua greca, e tale la sua mirabile disposizione, e capacitā di qualsivoglia novitā, [1609]che in essa, puō dirsi che concepita appena un'idea per nuova ch'ella sia, č giā fatta la nuova parola che l'esprima. Tanto costava l'arricchir quella lingua quanto il concepire un'idea, o menoma parte o modificazione d'idea in qualunque modo nuova. Laddove nelle altre lingue, concepita un'idea nuova, ci vuole bene spesso del bello e del buono per esprimerla. E questo nuoce e ritarda sommamente la chiarezza e determinatezza della stessa concezione, perchč si puō dire che un'idea non si concepisce mai chiaramente, nč č mai ben determinata e ferma nell'intelletto del suo stesso ritrovatore, finch'egli non ha trovato una parola o modo perfettamente corrispondente, e non l'ha saputa ben esprimere e fissare con questo mezzo a se stesso, e quasi rinchiuderla e incassarla in detta parola.
| |
Sett
|