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      La morale cristiana sarebbe stata imperfetta perchč sconveniente per Abramo, [1642]e per Mosč. ec. Ciņ che dicono i Teologi delle azioni fatte lecite da un particolare impulso dello Spirito Santo, non dimostra egli chiaro che la morale dipende da Dio (siccome la convenienza), e che Dio non dipende punto dalla morale?
      A me pare che il mio sistema appoggi il Cristianesimo in luogo di scuoterlo; anzi che egli n'abbia bisogno, e in certo modo lo supponga. Nč fuori del mio sistema si ponno facilmente accordare le parti in apparenza discordantissime e contraddittorie della religione Cristiana non solo quanto ai misteri, ma alla legge, alla storia successiva della religione, ai dogmi d'ogni genere ec.
      La fede nostra fa guerra alla ragione. Io dimostro l'impotenza assoluta ed essenziale della ragione, non solo in ordine alla felicitą umana, al conservare ec. la societą, allo stabilire e mantenere una morale, ma alla stessa facoltą di ragionare e concepire.
      La pluralitą de' mondi, quasi fisicamente dimostrata, come si puņ accordare col Cristianesimo fuori del mio sistema, il quale dimostra che le creature possono esser d'infinite specie, e che Dio esistendo verso noi come la religione insegna, [1643]esiste ancora in tutti i possibili modi, e puņ avere avuto ed avere con diversissime creature, diversissimi e contrari rapporti, e non averne alcuno? Quante veritą fisiche, metafisiche ec. ripugnano alla religione, fuori del mio sistema che nega ogni veritą e falsitą assoluta, ammettendo le relative, e in queste la religione?


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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