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      L'uomo difficilmente concepisce un desiderio così vivo come il menomo de' fanciulli, e di tutti facilmente è padrone, benchè certo non abbia cambiato natura, e la vita umana si componga tutta di desiderii, e l'uomo (o l'animale) non possa vivere senza desiderare, perchè non può vivere senz'amarsi, e questo amore essendo infinito, non può esser mai pago. Tutto dunque è assuefazione nell'uomo. Questa osservazione si può estendere a tutte le passioni e a tutte le parti esteriori ed interiori dell'uomo, e della sua vita.
      (8. Sett. 1821.)
     
      Ho detto altrove che il troppo produce il nulla, e citato le eccessive passioni e le estreme sventure, il pericolo presente e inevitabile che dà una forza e tranquillità d'animo anche al più vile, una disgrazia sicura e che non può fuggirsi ec. che non producono già l'agitazione, ma l'immobilità, la stupidità, una specie di rassegnazione non ragionata; in maniera che l'aspetto dell'uomo in tali casi è bene spesso affatto simile a quello dell'indifferente: ed un bravo pittore non lo farebbe distinguere dall'uomo il più noncurante ec. eccetto per un'aria di meditazione stupida, ed una fissazione di occhi in qualsivoglia parte. Aggiungo [1654]ora che ciò non si deve solamente restringere all'atto, ma anche all'abito d'indifferenza, rassegnazione alla fortuna, insensibilità ec. che è prodotto dall'estrema infelicità e disperazione abituale ec. e puoi vedere la p.1648.
      (8. Sett. 1821.)
     
      Alla p.1650. fine. Io non veggo in questi pretesi progressi, (dello spirito umano) da' quali tiriamo tanta vanità, che una immensa catena, di cui alcuni indicarono il metallo; altri, forse senza disegno, ne formarono gli anelli; I PIÙ ACCORTI PERVENNERO FELICEMENTE A CONGIUNGERLI. La gloria, a dir vero, sembra esser dovuta a questi: ma i primi ne hanno tutto il merito, o dovrebbero averlo, se noi fossimo giusti.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913