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      Molto [1715]più notabile è questo effetto e differenza, ne' differenti, ma più radicati abiti di distrazione o di riflessione, che una stessa persona contrae vicendevolmente e perde; e anche più nelle diverse persone, benchè d'ingegno ugualissimamente capace.
      (16. Sett. 1821.)
     
      Le illusioni non possono esser condannate, spregiate, perseguitate se non dagl'illusi, e da coloro che credono che questo mondo sia o possa essere veramente qualcosa, e qualcosa di bello. Illusione capitalissima: e quindi il mezzo filosofo combatte le illusioni perchè appunto è illuso, il vero filosofo le ama e predica, perchè non è illuso: e il combattere le illusioni in genere è il più certo segno d'imperfettissimo e insufficientissimo sapere, e di notabile illusione.
      (16. Sett. 1821.)
     
      L'individuo, ordinariamente, è tanto grande o piccolo quanto la società, il corpo ec. la patria, a cui egli specialmente appartiene, o s'immagina, prefigge, cerca di appartenere. In una piccola patria, gli uomini son piccoli, se istituzioni e opinioni straordinariamente felici, non lo ingrandiscono, come nelle città greche, ciascuna [1716]delle quali era patria. Ma il principal mezzo è di allargare al possibile, se non altro, l'idea della propria società, come ciascuna città greca e loro individui riguardavano (anche col fatto) per loro patria tutta la Grecia e sue appartenenze, e per compatriota chiunque non era ????????. Senza ciò la Grecia non sarebbe stata quello che fu, neppure in quei tempi tutti propri della grandezza.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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