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      Or quale ammirazione verso gli uguali o gl'inferiori?
      Un'età non vuol mai trovarsi in contraddizione colle sue opinioni passate, e concepite nella fanciullezza. Ella non è capace se non di progredire appoco appoco sviluppando le sue cognizioni, e mettendo l'età future in grado di arrivare a credere il contrario di ciò che essa credette. Così lo spirito umano si avanza senza mai credere di mutare opinione. Non è se non paragonando remoti e divisi secoli fra loro, che qualche pensatore si accorge come oggi il mondo [1732]creda in mille cose il contrario di ciò che credette. Ma il mondo vi arrivò senz'avvedersene, non l'avrebbe mai fatto avvedendosene; e perciò è follia lo sperare di mutar l'opinione de' propri contemporanei (massime sulle cose non corporee), sia pur mediante la più matematica evidenza. Bisogna contentarsi di farle fare un piccolo grado.
      Certo è però e naturale, che la celerità de' progressi dello spirito umano si accresce in proporzione degli stessi progressi, come il moto de' gravi, il quale benchè sempre gradato, sempre proporzionatamente si accelera. Effetto dell'assuefazione generale al rinnovare alquanto le proprie opinioni, il che dà appoco appoco la facoltà di rinnovarle facilmente un poco più, quindi un po' più, e finalmente, ma pur sempre per gradi proporzionali, il mondo potrà forse anche arrivare a mutare affatto opinione dentro una stessa età, e riconoscere senza molta fatica una verità contraria alle opinioni ricevute.
      (18. Sett. 1821.)
     
      [1733]Quanto possa l'assuefazione e l'opinione anche sul gusto de' sapori, ch'è pure un senso naturale e innato, e ciò non ostante, varia spessissimo fino in un medesimo individuo, secondo la differenza e delle assuefazioni e delle opinioni intorno al buono o cattivo de' sapori, è manifesto per l'esperienza giornaliera e comparativa sì de' gusti successivi di un individuo, sì de' gusti e giudizi de' diversi individui.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913