(3. Ott. 1821.)
Dove non è odio nazionale, quivi non è virtù.
(3. Ott. 1821.)
A quello che altrove ho detto dell'effetto che fa nell'uomo la vista del cielo, si può aggiungere e paragonare quello del mare, delle egloghe piscatorie, e d'ogni sorta d'immagine presa dalla navigazione ec. Le idee relative al mare sono vaste, e piacevoli per questo motivo, ma non durevolmente, perchè mancano di due qualità, la varietà, e l'esser proprie e vicine alla nostra vita quotidiana, agli oggetti che ci circondano, alle nostre assuefazioni rimembranze ec. (dico di chi non è marinaio ec. di professione) ed anche alle nostre cognizioni pratiche; giacchè la cognizione pratica, [1828]almeno in grosso, l'uso, l'esperienza, una tal quale familiarità con ciò che il poeta ha per le mani, è necessaria all'effetto delle immagini e sentimenti poetici ec.; ed è per questo che piace soprattutto nella poesia ciò che spetta al cuore umano (che è la cosa della quale abbiamo più cognizione pratica), siccome nella pittura, scultura, ec. l'imitazione dell'uomo, delle sue passioni ec.
(3. Ott. 1821.)
La stessa assuefabilità deriva in gran parte dall'assuefazione (intendo la generale), e ne riceve consistenza, aumento, gradazione ec.
(3. Ott. 1821.)
L'assuefabilità non è che disposizione. Tuttavia se vogliamo chiamarla facoltà, questa è l'unica facoltà naturale, essenziale, primitiva ed ingenita, che abbia qualunque vivente.
(3. Ott. 1821.)
Quanto le disposizioni naturali siano influite dalle circostanze accidentali, assuefazioni ec. si può anche rilevare osservando le fisonomie.
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