Gli spagnuoli hanno anche quietar nel nostro significato di quietare. Verbo certamente non antico nè primitivo nella loro lingua (bensì sossegar), ma dagli scrittori introdotto poi, prendendolo dall'italiano o dal latino. Infatti contro il costume spagnuolo, esso ha il dittongo ie nell'infinito ec. il che lo dimostra per forestiero. Col dittongo l'ho trovato non solo nel Vocabolario ma ne' buoni scrittori. V. il Glossar.
(26. Ott. 1821.)
Dell'antico volgare latino v. Perticari, de' trecentisti ec. l.1. c.5. p.22. segg. c.6.7.8.
(26. Ott. 1821.)
La lingua francese ricevette una certa forma, e venne in onore prima dell'italiana, e forse anche della spagnuola, mercè de' poeti provenzali che la scrivevano ec. Onde sulla fine stessa del ducento, e principio di quel trecento che innalzò la lingua italiana su tutte le vive d'allora, si stimava in Italia la parlatura francesca esser la più dilettevole comuna di tutti gli altri linguaggi parlati; [1994]si scriveva in quella piuttosto che nella nostra stimandola più bella e migliore ec. v. Perticari, del 300. p.14-15. Ma la buona fortuna dell'Italia volle che nel 300, cioè prima assai che in nessun'altra nazione, sorgessero in essa tre grandi scrittori, giudicati grandi anche poscia, indipendentemente dall'età in cui vissero, i quali applicarono la nostra lingua alla letteratura, togliendola dalle bocche della plebe, le diedero stabilità, regole, andamento, indole, tutte le modificazioni necessarie per farne una lingua non del tutto formata, ch'era impossibile a tre soli, ma pur tale che già bastasse ad esser grande scrittore adoperandola; la modellarono sulla già esistente letteratura latina ec.
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