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      I latini scrittori furono grandi per arte, i greci per natura, parlando di ambedue generalmente. I latini ebbero un gusto certo, formato, ragionato, i greci più naturale che acquisito, e però vario, e originale ec. Qual è la lingua tale è sempre insomma la letteratura, e viceversa.
      Sebbene il maggior numero de' grandi scrittori greci, massimamente ne' migliori tempi della greca letteratura, fu Ateniese (come da molti si è osservato, e in [2104]particolare da Velleio sulla fine del primo), sebbene il secol d'oro detto di Pericle non appartenesse che agli Ateniesi, ec. ec. nondimeno nè la lingua nè la letteratura greca non fu mai ristretta a quei termini di unità, che definiscono, uniformano, assoggettano, regolano una letteratura, o lingua e la rendono meno varia, libera, originale ec. E questo perchè non v'ebbe in Atene, neppure in quei tempi, tanto spirito di società giornaliera come in Roma, e perchè gli stessi scrittori Ateniesi, e in quel secolo e poi, non si restrinsero mai per nessun modo al solo dialetto Ateniese, o al solo gusto Ateniese; anzi per lo contrario ec. E di più ciascuno scrittore pensò e scrisse da se, e si formò da se una scuola, una lingua, uno stile, una letteratura. ec. (V. la p.2090.) Senofonte detto l'ape attica, e tipo di atticismo, fu esiliato come ?????????, visse quasi sempre fuori d'Atene, viaggiò molto in [2105]Grecia in Asia ec. (così anche Platone in Egitto, in Sicilia ec. così altri grandi di que' tempi) e fuori d'Atene scrisse o tutte o quasi tutte le sue opere.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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