Insomma l'indole popolare di una lingua rinchiude tutte le qualità delle quali una lingua umana possa esser capace (siccome la natura rinchiude tutte le qualità e facoltà di cui l'uomo [2132]o il vivente è suscettibile, ossia le disposizioni a tutte le facoltà possibili); rinchiude il poetico come il logico e il matematico ec. (siccome la natura rinchiude la ragione): laddove una lingua d'indole modellata sulla conversazione civile, o sopra qualunque gusto, andamento ec. linguaggio ec. di convenzione, non rinchiude se non quel tale linguaggio e non più (siccome la ragione non rinchiude la natura, nè vi dispone l'uomo, anzi la esclude precisamente), secondo che vediamo infatti nella lingua latina, e molto più nella francese, proporzionatamente alle circostanze che asservissent e legano quest'ultima al suo modello ec. molto più che la latina ec.
(20. Nov. 1821.)
La facoltà inventiva è una delle ordinarie, e principali, e caratteristiche qualità e parti dell'immaginazione. Or questa facoltà appunto è quella che fa i grandi filosofi, e i grandi scopritori delle grandi verità. E si può dire che da una stessa sorgente, [2133]da una stessa qualità dell'animo, diversamente applicata, e diversamente modificata e determinata da diverse circostanze e abitudini, vennero i poemi di Omero e di Dante, e i Principii matematici della filosofia naturale di Newton. Semplicissimo è il sistema e l'ordine della macchina umana in natura, pochissime le molle, e gli ordigni di essa, e i principii che la compongono, ma noi discorrendo dagli effetti che sono infiniti e infinitamente variabili secondo le circostanze, le assuefazioni, e gli accidenti, moltiplichiamo gli elementi, le parti, le forze del nostro sistema, e dividiamo, e distinguiamo, e suddividiamo delle facoltà, dei principii, che sono realmente unici e indivisibili, benchè producano e possano sempre produrre non solo nuovi, non solo diversi, ma dirittamente contrarii effetti.
| |
Omero Dante Principii Newton
|