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      Del resto sisto ha la s in luogo dello spirito denso di ????; qual [2144]però de' due sia anteriore all'altro, se il greco o il lat. questo non si può decidere, giacchè tutti due sono assolutamente una sola cosa, tanto essendo la s in latino (antico) quanto lo spirito denso in greco (che anticamente usava esso stesso il ????? in luogo d'esso spirito.). Onde i greci antichissimi avranno anch'essi scritto o detto ?????. E quando anche si voglia derivare sisto da ????, ciò non prova che il suo tema ??? non venga dal latino, giacchè i greci (come tutti fanno, ma essi soprattutti, per le loro circostanze, colonie, diffusione, varietà di dialetti ec.) variarono in mille guise i temi ricevuti antichissimamente da qualunque parte si fosse; li variarono in se stessi, e ne' loro derivati e composti, (come anche dissero ???? con una lettera più di sto, sebbene per contrazione l'usarono più comunemente nella forma analoga a ???); e poterono facilissimamente restituire all'Italia, sotto forma alquanto diversa un tema preso da essa, cioè il verbo sisto fatto da ????? derivato [2145]o alterato da ???, preso dallo sto latino. Ciò potè accadere nelle più recenti, o meno antiche ed oscure relazioni, che in tempi per altro essi stessi antichissimi ebbe la Grecia coll'Italia (come sappiamo) e la lingua greca già, se non altro, adulta, colla latina per anche rozza, o decaduta da qualche antichissima perfezione, com'è più verisimile. Dico da una perfezione e forma diversa da quella che poi ricevè a' tempi romani; da una perfezione derivante o comune colla lingua madre di lei e della greca, o sia colla lingua di quel popolo che diramò i suoi coloni in Grecia e in Italia.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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