(22. Nov. 1821.).
Or quanto è egli ordinario nell'uso e di natura elementare nel discorso, e di significazione naturalmente occorrente il verbo stare, e l'?????? o ?????, ed ??????? e il verbo sistere ec.! Per conseguenza fa duopo ch'egli sia (come già vediamo) antichissimamente proprio di ambedue le lingue, o antichissimamente passato dall'una nell'altra ec.
Alla p.1121. fine. Ho detto poco sopra p.2138. che forse molti verbi, massime in tare creduti derivati da nomi aggettivi in us, verranno da participii di verbi ignoti. Similmente io credo che molti di quei verbi, massime in tare, che si stimano derivati da [2146]nomi sustantivi verbali in us us, o in us i, non derivino in realtà che da participii in us d'altri verbi ignoti, da' quali parimente io credo derivati essi verbali. (V. la p.2009 10. e 2019.).
Osservo in primo luogo che tali verbali non sono infatti altro che participii in us (de' verbi a' quali per significato ec. appartengono) sostantivati, e ridotti talvolta alla quarta congiugazione, talvolta lasciati anche nella seconda, come jussum i sostantivo. Ictus us non è che il participio Ictus di icere sostantivato e ridotto alla 4. conjugazione. Potus us lo crederemmo radice di potare se non si fosse conservato il participio potus, ch'io credo essere l'origine dell'uno e dell'altro. ec. C'è anche potatus us come gustatus us. Della differenza tra questi 2 generi di verbali v. ciò che ho detto di potatio, compotatio ec. Così effectus us, nutus us ec. ec. Delictum i con cento altri spettano alla categoria di jussum.
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Ictus
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