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      Quando pertanto si trovano di tali verbali senza un participio nč un verbo corrispondente, pare si debba credere che l'uno e l'altro esistessero anticamente.
      P. es. gustus us, e gustum i non hanno verbo nč participio corrispondente. Crederemo [2147]che gustare derivi da questo sustantivo ma io penso che venga da un participio gustus da cui sia derivato lo stesso gustus sustantivo. E mi confermo in questa opinione 1. per quello che ho detto p.2078. il che si puņ e si deve estendere anche ai verbi non composti, almeno quanto all'inclinazione naturale della lingua latina proporzionatamente perņ, e riguardo soprattutto ai sustantivi giacchč molti verbi si trovano fatti dai nomi aggettivi come durare ec. ec. Sulcare viene da un sustantivo; 2. per quello che ho detto p.2010. 2019. dal che si vede che i verbi formati veramente dai verbali in us us, o da altri nomi della 4ta, finiscono in uare, come da fluctus us, fluctuare, onde se gustare venisse da gustus, farebbe gustuare; 3 dall'osservare il greco ????, radice di gusto as, o venuto da una radice comune. Nel qual verbo non v'č segno di st, lettere radicali di gusto. Ciņ mi porta a pensare di un antico guo, participio gustus, continuativo gustare (dove lo st dinota molto visibilmente [2148]un participio originario in tus), verbale gustus us e um i. (Infatti da ????, i latini ebbero l'antico nuo, dal quale poi nutare. Le sole radicali dunque in gustare, considerando il gr. ???? si trovano essere gu. Dico radicali primitive. Le altre denno esser venute da qualche accidente della radice: e qual sia questo accidente, lo dichiarano le mie osservazioni) Il qual verbale che non derivi punto da gustare si vede per la regola sovraccennata circa la loro formazione da' participii in us.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913