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      E qui bisogna notare che negando io che i verbi in itare si trovino usati in alcun senso continuativo, intendo di escludere quelli la cui formazione coincide con quella de' continuativi, come habitare, domitare ec. i quali bene spesso si trovano in senso decisamente continuativo, ed in essi massimamente e più che in qualunque altro verbo si trova confuso il senso continuativo col frequentativo e dimininutivo Il che grandemente conferma il mio discorso, perchè [2192]vedendo che gli altri verbi in itare non hanno mai senso continuativo, e questi sì, perciocchè coincidono colla forma ch'io dico continuativa, si conclude che dunque questa forma è veramente continuativa. E vedendo che il senso continuativo e il frequentativo o diminutivo si confonde in questi verbi più che in ogni altro, per un'accidentale e materiale combinazione di forma, si conchiude che dunque queste due forme per se stesse sono evidentemente distinte di significato, e che quella in itare è frequentatativa o diminutiva, quella in semplice are, continuativa, giacchè quei verbi che casualmente rinchiudono queste due forme, rinchiudono pure questi due significati, e gli altri verbi no.
      (29. Nov. giorno della morte di mia Nonna. 1821.).V. p.2285.
     
      Alla p.1154. marg. Sonitare sono incerto se venga da sonatus, o da sonitus di sonare. Perocchè che il verbo sonare avesse [2193]da prima effettivamente questo participio (o supino) sonitus, benchè ignoto a' buoni autori (anzi a tutti), lo mostra evidentemente, primo il verbale sonitus us, o i, secondo ciò che ho detto p.2146. segg.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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