V. anche Georg. 2. 132.133. dove però si usa l'imperfetto indicativo (v. p.2348.) V. pure Georg. 3.563. seqq. e Oraz. l.4. od.6. v.16-24. falleret per fefellisset. Così in quell'altro di Virg. Aen. 2. [54]
Et si fata deum, si mens non laeva FUISSET,
IMPULERAT ec.
V. anche Oraz. od.17. l.2. v.28. seqq. e l.3. 16.3. seqq. Così in quel famoso perieram nisi periissem. Cioè sarei perito, se non fossi perito. Or da tali osservazioni io deduco due cose.
1. Che l'imperfetto ottativo o soggiuntivo spagnuolo terminato nella prima e terza persona in ara o in era, amara, leyera, oyera, non derivi dall'imperfetto latino dello stesso modo, amarem, legerem, audirem, ma dal piucchè perfetto dimostrativo, amaveram, [2223]legeram, audieram E me lo persuade 1. la desinenza e la forma materiale, che in non pochi verbi è similissima, anzi tutt'una coi detti tempi latini, come fueram fuera, quaesieram quisiera (che ha che far quisiera con quaererem?), dixeram dixera (e questo che ha da far con dicerem?) ec. 2. Il veder che il detto tempo spagnolo si forma nè più nè meno, sempre dal passato dimostrativo, sì come appunto il più che perfetto dimostrativo latino, non così il latino imperfetto del congiuntivo. 3. L'uso e il significato di detto tempo spagnuolo; giacchè gli spagnuoli dicono per es. fuera per sarei stato e per fossi stato, per j'aurais été, e si j'avais été, che sono i due significati del piucchè perfetto congiuntivo latino (come fuissem), in luogo del quale appunto abbiamo veduto che spesso si usava dai latini appunto il più che perfetto dimostrativo.
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Georg Georg Oraz Virg Oraz
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