(Credo pur che si usi dagli spagnoli [2224]fuera p.e. per fossi, si j'étais, che i latini dicono essem distinto da fuissem, o anche forem; negli altri verbi, usano l'imperfetto congiuntivo, si legerem, se leggessi, si je lisais.)
2. Che questa proprietà della lingua spagnuola, lingua derivata dal volgare latino, debba dare ad intendere che in esso volgare si costumasse di adoperare regolarmente e ordinariamente il piucchè perfetto del dimostrativo in luogo di quello del congiuntivo, come effettivamente troviamo fatto qua e là dagli stessi scrittori latini. Ma essi lo fanno, quasi per figura o eleganza. Il volgare latino lo doveva fare per costume e proprietà, se osserviamo le dette ragioni, e come quest'uso sia comune e regolare (anzi inviolabile e proprio e necessario) in una lingua moderna e popolare, derivata da quel volgare; e che certo non accaso combina in ciò con l'uso che abbiamo osservato in parecchi passi [2225]degli antichi scrittori.
(4. Dic. 1821.)
Alla p.1167. Similmente abbiamo già notato p.114. fine, il continuativo anomalo visere di videre da visus participio pure o anomalo, o non di primitiva forma ec. E che questo sia veramente continuativo e in se, e ne' suoi composti vedilo in Virgilio sul principio delle Georg. Tuque adeo quem mox quae sint habitura deorum Concilia incertum est, urbisne INVISERE, (?????????? presiedere) Caesar, Terrarumque velis curam, et te maximus orbis Auctorem frugum, tempestatumque potentem Accipiat ec. Non può esser più decisamente continuativo.
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Credo Virgilio Georg Concilia Caesar Terrarumque Auctorem Accipiat
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