Infatti essa si trova sempre o quasi sempre nelle parole che anche nel latino scritto, e dell'aureo secolo, e per loro natura ed etimologia ec. cominciano colla s impura, siccome pur fanno sempre in italiano. V. p.2297.
Del resto non sarebbe maraviglia che posti per estremi da una parte il volgar latino, e lo scritto, dall'altra i volgari italiano spagnolo francese, si trovasse che questi due ultimi si accostano più (nel materiale intendo, e nell'estrinseco, e particolare) allo scritto che al volgare latino, e l'italiano al contrario. Perocchè in Italia il volgare latino era lingua naturale, e come naturale e indigeno venne a noi sotto la nuova spoglia di lingua italiana. In Francia e Spagna esso era forestiero, e quindi imparato, e quindi ec. ec.
(8. Dic. 1821.)
[2239]Alla p.2043. A quello che altrove dico delle cause per cui piace la rapidità ec. dello stile, massime poetico, ec. aggiungi che da quella forma di scrivere, nasce necessariamente a ogni tratto l'inaspettato, il quale deriva dalla collocazione e ordine delle parole, dai sensi metaforici, i quali ti obbligano, seguendo innanzi colla lettura a dare alle parole già lette un senso bene spesso diverso da quello che avevi creduto; dalla stessa novità dei traslati, e dalla naturale lontananza delle idee, ravvicinate dall'autore ec. Tutte cose, che oltre il piacere della sorpresa, dilettano perchè lo stesso trovar sempre cose inaspettate tien l'animo in continuo esercizio ed attività; e di più lo pasce colla novità, colla materiale e parziale maraviglia derivante da questa o quella parola, frase, ardire ec.
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